15 marzo 2011

LE STORIE DEGLI IMPRENDITORI DETERMINATI A RIMANERE IN ITALIA.

Sono sempre stato dell’idea che il fenomeno della fuga dei cervelli sia spesso drammatizzato. Questo è sbagliato perché gli studenti italiani dovrebbero essere incoraggiati a fare esperienze di studio all’estero e non fatti sentire in colpa se cercano possibilità di un’istruzione migliore fuori dalla “terra madre”. Dopo aver fatto tutto il mio percorso di studio in Inghilterra, sono tornato ad occuparmi di Italia e a lavorare per l’Italia in un contesto Europeo. È quello che tutti noi dovremmo cercare di fare per aiutare il nostro Paese.

La nostra nazione, che arranca dietro gli altri Paesi europei e le economie emergenti, ha bisogno di imprenditori, ricercatori, esperti e amministratori pubblici, con una visione del mondo più ampia di quella che spesso ci trasmettono i media Italiani e per questo è utile andare all’estero, ma alla fine, se nessuno ritorna e ha il coraggio di utilizzare le proprie conoscenze per migliorare l’Italia non cambierà mai niente.

In questo contesto ho appreso da poco di una nuova e interessante iniziativa: il Mad in Italy. È una campagna di sensibilizzazione del gruppo di comunicazione Milc che invita gli imprenditori italiani a non mollare il cervello all’estero e coinvolge il mondo accademico grazie all’impegno dei mad che tengono lezioni nei maggiori atenei d’Italia 

Il progetto “Mad in Italy!” intende valorizzare, promuovere e far conoscere le idee imprenditoriali di successo realizzate in Italia, dando spazio a tutti coloro che si sentono “Mad” e che quindi hanno un idea da raccontare: la storia della genesi e della realizzazione della propria idea d’impresa.

Non made in Italy dunque, ma “Mad in Italy!”, dove quel “Mad” rappresenta non solo la genialità dell’idea, ma anche e soprattutto la persona che l’ha avuta e che ha scelto di realizzarla in Italia grazie al suo coraggio, alla sua lungimiranza, alla sua creatività e a quel pizzico di necessaria “lucida follia” che sta sempre alla base di ogni successo imprenditoriale.

Il loro sito internet raccoglie le testimonianze di imprenditori italiani che hanno deciso di rimanere in Italia e che hanno affrontato le difficoltà burocratiche, e non solo, del nostro paese.

Dategli un’occhiata e prendetene spunto!

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