28 aprile 2011

COME OTTENERE DELLE BORSE DI STUDIO PER FREQUENTARE LE UNIVERSITÀ INGLESI.

In tanti mi chiedono se esistono borse di studio per gli studenti europei intenzionati a studiare in Inghilterra. 

La buona notizia è che, oltre ai prestiti agevolati ai quali tutti gli studenti europei possono accedere per coprire i costi della vita quotidiana e delle tasse universitarie (leggi l’articolo sui prestiti qui), ci sono tantissime cd. scholarships alle quali tutti possono fare domanda.  

Si dice che in Gran Bretagna ci siano oltre 250 milioni di pound disponibili per gli studenti intenzionati ad iscriversi alle università. Una gran parte di questi fondi non viene però spesa poiché molte borse di studio non vengono mai reclamate.

Per controllare e accedere a questi finanziamenti il sito internet scholarship search offre la banca dati più esaustiva. Tramite un motore di ricerca il sito ti permette di controllare le borse di studio disponibili per università e corso. 

Dargli uno sguardo è una cosa utilissima specialmente se siete indecisi tra due università o due corsi simili. La disponibilità di una borsa di studio di 1000 pound all’anno può fare la differenza tra due atenei che prima consideravate di pari qualità e prestigio.

Per accedere alla maggior parte delle scholarships pubblicizzate bisogna semplicemente fare domanda tramite UCAS (questo post vi spiega come farlo). Il finanziamento viene poi assegnato allo studente con le migliori credenziali. Per alcune, invece, bisogna scrivere delle lettere di accompagnamento una volta che prenderete i voti richiesti dall’offerta condizionale. Questa, insieme al vostro curriculum, sarà presa in considerazione nella valutazione della vostra candidatura. 

Se siete interessati a consulenze private per massimizzare le vostre possibilità di accedere a questi finanziamenti non esitate a contattarci su universitaininghilterra@gmail.com 

21 aprile 2011

RAPPORTO UE SULLE RIFORME DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE DEI PAESI MEMBRI.

Il Commissario della Commissione europea per l’istruzione, la cultura e il multilinguismo ha recentemente pubblicato il rapporto annuale sulle riforme dei sistemi di istruzione dei Paesi membri dell’Ue.

Volevo evidenziare alcuni dei messaggi principali:

Il rendimento scolastico migliorato dal 2000 in tutte e cinque le aree per le quali i Ministri dell’istruzione degli Stati membri avevano fissato dei target: capacità di lettura; completamento dell’istruzione secondaria superiore; laureati in matematica, scienze e tecnologia; lifelong learning. Il rapporto dichiara che nonostante il miglioramento solo il target riguardante i laureati in matematica, scienze e tecnologia sarà raggiunto.

Nuovi target sono stati imposti per il 2020, due di quest sono stati inclusi anche nella strategia Europa 2020, e gli è stato quindi dato maggiore peso politico: la percentuale di giovani in possesso di titoli di istruzione superiore o equivalente è stata fissata al 40%; la quota di giovani che abbandona prematuramente l’istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10%. Con il Programma di Riforma Nazionale, pubblicato questo mese, il governo italiano si è fissato un target di 26% e 15% rispettivamente.

I Programmi professionali si sono dimostrati efficienti nel ridurre la percentuale di giovani che non sono impiegati ne partecipano a corsi di istruzione o formazione (i cd. NEETs). Questi programmi hanno inoltre avuto successo in alcuni Stati membri per ridurre la dispersione scolastica.

La mobilità per l’apprendimento dei giovani è in aumento, ma rimane lontano dall’essere un’opportunità aperta a tutti i giovani. Per l’istruzione di tipo terziario più di mezzo milione di studenti dell’Ue studia fuori dal loro Paese di origine. Questo rappresenta un aumento del 50% dal 2000.

La partecipazione degli adulti all’apprendimento permanente è migliorata dal 2000 al 2005. Questo miglioramento si è però appiattito dopo il 2005.

L’insegnamento di lingue straniere continua sia alle scuole elementari che quelle superiori è in discreto aumento. Anche il numero medio di lingue straniere insegnate nella scuola superiore è aumentato dal 2000 rimanendo però sotto gli obiettivi di Barcellona che prefiggevano un target di sue lingue per alunno. L’apprendimento delle lingue nell’ambito professionale è cresciuto.

La spesa pubblica per l'istruzione in percentuale del PIL è rimasta stagnante dal 2000 e il volume di spesa privata, che svolge un ruolo importante negli Stati Uniti, soprattutto nel campo dell'istruzione superiore, non è cambiata. Gli Stati membri dell'Ue dovrebbero investire in media oltre 10.000 euro in più per studente all'anno nel campo dell'istruzione per raggiungere i livelli degli Stati Uniti.


Le persone sono state colpite dalla crisi economico e finanziaria in maniera diversa a seconda del loro livello di istruzione. L'impatto maggiore è stato sui lavoratori che avevano bassi livelli di istruzione.
Androulla Vassiliou ha commentato il rapporto dichiarando che: "La buona notizia è che i livelli edicativi in Europa si sono innalzati notevolmente. Un maggior numero di giovani completa l'istruzione secondaria e si laurea rispetto a dieci anni fa, ma la dispersione scolastica continua ad essere un problema che interessa un giovane su sette nell'Ue, mentre un allievo su cinque all'età di 15 anni ha una capacità di lettura limitata. Questo è il motivo per cui l'istruzione e la formazione sono tra gli obiettivi centrali della strategia Europa 2020. Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per raggiungere i nostri obiettivi europei comuni." 



8 aprile 2011

DO WE NEED A PARADIGM SHIFT IN OUR EDUCATION SISTEMS?

Vi volevo segnalare un video spetacolare di una lezione fatta dal vincitore del Benjamin Franklin award dell'RSA, Sir Ken Robinson, sui sistemi d'istruzione moderni.

Do we need a paradigm shift?

5 aprile 2011

INTERNSHIPS E STAGE IN INGHILTERRA.

Molte persone che scelgono di fare un percorso di studio in Inghilterra, lo fanno per migliorare le loro chance di trovare un lavoro nello stesso paese. Londra offre, infatti, grandi opportunità di lavoro, non solo nel settore finanziario (per la quale è famosa) ma anche in quello industriale, nelle organizzazioni ONLUS e presso le varie think tanks di fama mondiale.

Se siete intenzionati a trovare un’internship in una banca d’investimento o nell’industria, il sito migliore da consultare è Milkround. Altrimenti, è consigliabile visitare i siti di ogni banca e impresa individualmente per vedere se hanno delle posizioni libere.

La maggior parte delle banche offre stage di 12 settimane tutte le estati. La competizione per questi posti è spietata e nella maggior parte dei casi bisogna fare domanda a novembre/dicembre.

Per quanto riguarda le organizzazioni ONLUS e le think tanks, un ottimo sito è Work 4 and MP tramite il quale sono riuscito a trovare uno stage pagato e interessantissimo presso un’associazione di settore.

Dategli un’occhiata e fatemi sapere cosa ne pensate!